Mi laureerò prima della fine del mondo?

Il Sole avrà inglobato e distrutto Venere, e nasceranno persone, umanoidi evoluti, che temeranno la vita, che soffriranno il pensiero di mettere al mondo loro simili.

Popoli di gente che non saprà nulla di noi, come noi supponiamo e ci arrovelliamo sulla vita dei Neanderthal. Noi saremo dei Neanderthal per altre persone.
Non capiranno la nostra scrittura, non sentiranno mai le nostre voci.
Avranno davanti il Sole, che occuperà tutto l'orizzonte, e che avrà bruciato quasi tutta la vegetazione presente sulla Terra. Sarà una Terra arida e senza speranze, esattamente come adesso. Solo che adesso abbiamo ancora un miliardo di anni per godercela, tenerla bene o meno e viverci.
Quando arriverà il Sole, nulla - e ripeto, nulla - potrà salvarci.

O, da specie evoluta quale saremo, avremo sviluppato e colonizzato altri pianeti in altri sistemi solari vivibili, o sapremo chiaramente quale sarà la nostra fine.

Saremo esseri glabri, senza unghie, con piedi sempre più piccoli e con pelle sempre più scura, per resistere ai raggi UV sempre più forti di un Sole inesorabile.
Popoli che parleranno lingue sviluppate dopo miliardi di mescolanze, guerre, conquiste, stermini di massa.
Non avranno niente a che fare con le nostre culture. Le nostre terre saranno distrutte da terremoti, nuove Pangee, cambiamenti climatici. Le nuove formazioni geologiche saranno conquistate come un tempo i nostri avi conquistarono i continenti.
Interi popoli spariranno: epidemie, asteroidi, invasioni.
La popolazione mondiale non supererà il milione di abitanti.

La brutta notizia è che queste cose, un giorno, saranno realtà.

La bella notizia è che forse, entro quella data, mi laureerò.
FORSE

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