Ad un'amica

Non sapremo forse mai come sarebbe andata, se fosse partito tutto con un poco più di intraprendenza.

So che tutto quello che ho fatto per te, mi è venuto dalla voglia di vederti stare bene. Tutti gli abbracci, le carezze, le dolcezze minime che si devono a visi dolci come i tuoi.

Ragazza, che tanto mi hai dato senza darmi niente tranne tanta passione per persone altrui, non te ne sei mai andata davvero, neanche quando te ne sei andata.

Per anni non mi sono curato di cancellare conoscenze logore e persone bisognose solo di piaceri passeggeri. Non sei logora, tu, e non sei passeggera.

Sei cambiata - sei sbocciata, sei un'altra persona meravigliosa. Non so ancora come maneggiarti, e il mio guardarti stranito è fastidioso, ma chi non si guarda attorno in una stanza che conosceva diversa? Solo il falso fa finta di niente, il distratto si concentra su cose non importanti, lo stupido non guarda altro che il suo interesse.

Non vedrò mai cosa sarebbe potuto succedere nel caso in cui avessimo tracciato una via comune, in due mani su un unico bastone nella sabbia. Ma vederti felice, e vederti realizzata, è stato per me strano, ma sarà per me sempre motivo di gioia. 

Ti ho vista piangere. Ti ho svuotata dai pensieri maligni, ti ho portata a far vedere come si sta quando si è spensierati. Ti ho persa di vista, mi hai perso di vista: ma anche una nave, una volta partita per l'orizzonte, può tornare.

Non siamo mai naufragati. Sono tornato, e tu per me.

Sarò sempre platonicamente tuo

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