Dirò tutto solo in presenza del mio Porcone
(Questo è un intervento di blog scritto in un momento di sfogo e di rabbia, con il porcone ancora in gola. L'utilizzo di determinati concetti e rabbia scritta non sempre rappresenta il mio modo d'agire) In una mistura di voglia di combinare qualcosa, punk italiano e rabbia gigante. Non che il punk mi rappresenti, ma in questi periodi inizio a carpire i significati. Gli studi sulla sottocultura punk: a questi mi riferisco. Parte del corso di comunicazione di massa si è incentrato proprio su questo: sui significati nascosti sulla superficie della cultura punk nel suo periodo di splendore viola, gli anni '70/'80. Una contestazione "obliqua", definita così perchè non diretta, frontale, come le contestazioni prima del '68 e poi del '77. Non i movimenti giovanili e studenteschi che contestavano il potere con la forza della lotta, ma persone che prendevano atto della loro distanza da una società ottusa, assurda, fondata sui pregiudizi e chiusa. Prendendone